Tecnica a imitazione della vetrata artistica
La pittura su vetro a imitazione della vetrata artistica è un tipo di pittura che restituisce come risultato il ricordo dei vetri colorati delle cattedrali o dell’oggettistica di tipo “Tiffany”.
E’ un tipo di tecnica che personalmente applico a molti tipi di supporto di vetro: ciondoli, vasi, calici, orologi e quadri solo per citarne alcuni, e come tema grafico ci si può sbizzarrire!
In questo articolo espongo le varie fasi di lavorazione per realizzare un progetto utilizzando questa tecnica.
Materiale
Progettare il “progetto”
Nonostante io sia una che ama andare “a sentimento” o “secondo ispirazione”, con la tecnica a imitazione della vetrata artistica è indispensabile studiare tutto e provare, prima su carta e poi su vetro. E’ per questo che è necessario avere un modello da seguire, che sia un progetto preso a prestito o una nostra idea, è indispensabile mettere le cose “nero su bianco” prima di procedere.
Mi sento anche di dire che nonostante la pianificazione, “il ripensamento” è sempre in agguato dietro l’angolo: perché succede? Perché la nostra testa ha immaginato delle cose, poi in fase di realizzazione, quando l’occhio vede effettivamente quello che sta avvenendo, può capitare di modificare in corso d’opera il nostro progetto originale.
Non avere paura: di solito cambia in meglio rispetto alle aspettative iniziali! Il nostro progetto deve avere quindi un minimo di variabile calcolata, in modo tale che una piccola modifica non vada ad alterare il risultato che vogliamo ottenere.
Iniziamo quindi con lo scegliere il nostro disegno.
Il disegno da usare già pronto
I modelli da realizzare si possono trovare un po’ dappertutto anche gratuitamente. La difficoltà, soprattutto per se non hai esperienza, sta nel valutare se un disegno è veramente idoneo da realizzare su vetro con la tecnica a imitazione della vetrata artistica o proporzionato alla propria dimestichezza con il colore (che poi ogni marca magari si comporta in modo differente). Ci vogliono esperienza e occhio anche per intravedere eventuali modifiche da apportare per adattarlo al supporto di vetro su cui vogliamo lavorare
ATTENZIONE: quando si ricerca online un disegno, prima di utilizzarlo (soprattutto a fini commerciali) verifica che l’autore lo abbia reso fruibile, ovvero libero da copyright, è per questo che nella sezione RISORSE PER TE ho inserito dei modelli che sono facili da realizzare anche per chi non ha esperienza con il vetro, e sono anche liberi da licenza!
Progettare un disegno originale
La progettazione può prevedere o meno una fase di studio di immagini simili.
Studio di immagini simili
Quando affronto per la prima volta un tema capita che mi documento per vedere se altri hanno già fatto cose simili, per farmi ispirare – prendere spunto, non copiare spudoratamente – e vedere se l’idea che ho in testa è già stata realizzata da altri e in che modo, se con il mio stesso punto di vista o soluzioni differenti rispetto alla mia.
Dopo la prima fase di analisi passo alla progettazione vera e propria.
Progettazione
Nel corso degli anni ho acquisito competenze con programmi di grafica digitale e questo oggi mi aiuta moltissimo: è molto più semplice ridimensionare il disegno per adattarlo al supporto che devo decorare, fare diverse versioni dello stesso pattern e cominciare a testare i colori: prima era un’impresa dover rifare ogni volta il modello perché troppo grande o troppo piccolo!
Quando sono sicura del mio progetto, vado a definire con contorni precisi il disegno distinguendo le linee di demarcazione principale e le linee secondarie e comincio a fare le prime prove colore.
Dopo la prima fase di studio digitale stampo il mio disegno – solo con le linee di contorno, senza i colori – per poterlo trasporre sul supporto di vetro.
Sia che io lavori su disegni di altri che su disegni originali, anche se mi sono fatta un’idea di massima su formato digitale, stampo un paio di copie del mio progetto, con i soli contorni: una per provare gli abbinamenti dei colori anche con matite colorate e una da tenere “pulita” da usare come modello effettivo.
Scegliere i colori
La scelta dei colori è una cosa che “mi perseguita” da questa fase fino all’ultimo goccio di colore versato! Tengo sempre a portata di mano del vetro di scarto per fare delle prove, per verificare se gli abbinamenti che ho in mente sono davvero piacevoli e per scegliere tonalità che stiano bene assieme.
La scelta dei colori della pasta a rilievo
Quali colori scegliere per contenere i colori? Dipende dal progetto!
In commercio ci sono differenti colori di pasta in rilievo: nero, oro, argento, bronzo, bianca e poi varie versioni colorate e glitterate.
Come si dice:
La scelta dei colori riempitivi
Dopo aver scelto la pasta contorno per il progetto ora passo alla scelta dei colori riempitivi, ovvero quelli che una volta asciutti simulano il vetro colorato della nostra vetrata.
Se durante la progettazione del disegno ho scelto dei colori di massima con le matite colorate o con il programma di grafica digitale, ora devo scegliere i colori per vetro da usare realmente.
Colori ad asciugatura a freddo o a caldo? Colori acrilici o a solvente? Puoi approfondire l’argomento leggendo l’articolo di approfondimento sui colori per decorare il vetro.
Una volta che ho scelto i colori tengo tubetti e boccette da parte rispetto agli altri e faccio dei segni identificativi per utilizzarli senza errori.
Il disegno utilizzato potrebbe essere sprovvisto dei numeri che guidano la colorazione, in questo caso assegno io una numerazione e riporto lo stesso numero sulla boccetta del colore.
Trasferire il disegno su vetro
Per trasferire il disegno sul vetro preparo il supporto sgrassandolo con alcool etilico denaturato.
Appoggio il supporto di vetro sopra al mio disegno, lo fisso con del nastro adesivo di carta e utilizzo la pasta in rilievo per delineare i contorni delle aree in cui inserire i colori liquidi riempitivi.
Una volta stesa la pasta contorno lascio asciugare per bene (leggi cosa prevede la casa produttrice: può bastare mezza giornata come una notte intera o più).
Dopo aver aspettato che il contorno si sia asciugato inizio a inserire il colore riempitivo negli spazi delimitati, secondo lo schema del progetto.
I ripensamenti: passione per il rischio!
Azione decisamente MOLTO pericolosa però i ripensamenti capitano, sarebbe opportuno solo all’inizio della lavorazione, ma capita anche in corso d’opera!
L’azione più pericolosa e devastante è cambiare idea su un colore già steso sul vetro!
FASE DI STESURA DELLA PASTA CONTORNO
Se il colore è appena stato steso e non ti piace l’effetto, hai fatto molti, molti errori, oppure vuoi cambiare colore puoi scegliere tra :
Qui la valutazione sul metodo la devi fare tu: se hai supporto di grandi dimensioni o un supporto piccolo che può essere gestito agevolmente etc.
FASE DI STESURA DEI COLORI RIEMPITIVI (LIQUIDI)
Qui è davvero MOLTO PERICOLOSO intervenire, non ci sono rimedi o ripensamenti.
Puoi leggere qui le FAQ che riguardano il colore per il vetro.
Conclusioni
Decorare il vetro è divertente anche se anche un po’ “pericoloso”.
Fino ad un certo punto è possibile avere indecisioni su come procedere dopodiché: o si rifà da capo o si butta via!
Personalmente resta una delle mie tecniche preferite, anche se da un lato può sembrare insidiosa, dall’altra può essere sfidante e stimolante e una volta che si conclude il progetto si ha davvero tanta soddisfazione!
La cosa più interessante è che questa tecnica si può applicare a qualsiasi oggetto e soggetto!